Nel rispetto delle disposizioni presenti nei DPCM degli ultimi giorni, relativi alle misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus Covid-19, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha riorganizzato il calendario delle attività 2020.
Fra le attività che si svolgeranno nei prossimi mesi ci sono le Lezioni di storia in collaborazione con Laterza dedicate al cinema, come prosecuzione della riuscita esperienza del progetto del 2019 “Future Digs”; il rilancio delle attività dell’Open Design School, con laboratori per i cittadini, la scuola di architettura per bambini, una Summer School multidisciplinare a La Martella e la partecipazioni ad appuntamenti nazionali come la Milano Design Week; la conclusione del progetto I-Dea sugli archivi della Basilicata con un convegno finale insieme all’Università della Basilicata; il Festival della co-creazione. A questo si aggiunge tutta una serie di iniziative da realizzare su mandato del Comune di Matera, collegate al cinema in vista dell’uscita del film “No time to die” rinviata a novembre.
Matera 2019 continuerà attraverso i suoi canali social ad essere una finestra sulla cultura, promuovendo e condividendo le iniziative, fruibili on line, che le tante imprese culturali stanno già organizzando, oltre a riproporre il meglio dell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura. Stasera, per esempio, sulla pagina Facebook di Matera 2019 sarà trasmessa alle 19:00 la diretta integrale dello spettacolo “Galà del forum italiano nuovi circhi” andato in scena esattamente un anno fa nell’ambito del progetto “Circus +” dedicato al circo contemporaneo.
“La Fondazione Matera Basilicata 2019 – afferma il presidente, Salvatore Adduce – si è ovviamente adeguata a tutte le indicazioni arrivate dal governo nazionale e dal governo regionale. Avevamo previsto, anche per quest’anno, numerose iniziative anche connesse all’uscita del film “No time to die”. Purtroppo abbiamo dovuto rinviarle a tempi migliori. L’emergenza che stiamo tutti vivendo ci impone di organizzare le nostre vite in modo diverso. E anche la produzione culturale dovrà trovare nuove strade utilizzando le nuove tecnologie e nuove modalità di fruizione. Ecco perché stiamo immaginando di organizzare on line momenti di confronto connettendoci alle migliori pratiche europee. Tutti insieme, adottando i comportamenti che il buon senso ci richiede, ce la faremo a uscire da questa fase. Il mio pensiero, il mio abbraccio in questo momento, va alle capitali europee della Cultura, Rijeka e Galway, e, in particolare, alla capitale italiana della cultura, Parma, per le condizioni complicate a cui devono attenersi in questo difficile momento”.